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Pulire il finocchietto selvatico è fondamentale al fine di poterlo gustare al meglio infatti, se lasciate dei fili duri e legnosi, resteranno duri anche dopo la cottura e sono molto fastidiosi al palato. Quindi, impariamo a pulirlo bene.
Il finocchietto selvatico è, in genere, formato da fili raggruppati tre a tre. In generale, quello centrale è il filo più tenero al quale dovete soltanto eliminate l’estremità più dura. Gli altri due, quelli laterali sono, in genere, più duri.
Ve ne accorgerete se, tagliando il gambo con il coltello, li sentirete legnosi. In questo caso, prendete soltanto il ciuffo erboso.
Una volta eliminati tutti i fili duri di finocchietto, non vi resta che sciacquarlo e farlo bollire in una pentola con acqua salata. Prima di essere utilizzato, infatti, il finocchietto va sempre bollito, scolato e tagliuzzato.
Il finocchietto si abbina molto bene al pesce come nella pasta con le sarde siciliana,
ma anche alle fave, ai carciofi e alle patate come in questa zuppa di carciofi al finocchietto
Inoltre, potete preparare un sugo di finocchietto
per condire un bel piatto di pasta oppure delle golosissime frittelle di finocchietto
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