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La zucchine alla poverella sono un contorno tipico pugliese, zucchine a rondelle, fritte e condite con olio d’oliva, aceto e menta fresca. Una Ricetta che affonda le sue radici nella tradizione contadina e che è, ancora oggi, molto apprezzata. Oltre ad uno squisito Contorno, le zucchine alla poverella sono anche uno sfizioso Antipasto che viene spesso servito insieme a Stracciatella di burrata e Capocollo di Martina Franca. Il tutto accompagnato da un fresco calice di Rosato di Negramaro. Non potete dire di essere stati in Puglia se non vi siete goduti almeno un pranzetto di si fatta maniera!
Preparare le zucchine alla poverella è molto Facile e Veloce. Vi basterà tagliare le zucchine a fettine sottili e friggerle. Una volta fritte, le zucchine vanno insaporite con olio, aceto e menta! Esiste anche una versione più Light in cui le zucchine vengono cotte in forno (non fritte) e poi condite. Oltre ad essere un ottimo contorno ed uno sfizioso antipasto, le zucchine alla poverella rappresentano un buon condimento per un piatto di pasta e un ottimo accompagnamento per delle uova strapazzate!
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Spuntate le zucchine e lavatele. Tagliate le zucchine a fette sottili. Io preferisco affettarle a mano perché con la mandolina vengono troppo sottili.
Mettete le zucchine in un colapasta aggiungendo del sale ad ogni strato. Lasciate riposare le zucchine per un’ora circa. Se avete fretta, saltate questo passaggio.
Friggete le zucchine in abbondante olio caldo.
Intanto, in una ciotola mettete l’olio d’oliva, l’aceto di vino bianco, la menta spezzettata, del pepe nero e gli spicchi d’aglio.
Quando le zucchine saranno pronte, prendetele con la schiumarola e mettetele direttamente nella ciotola con il condimento.
Mescolate le zucchine e lasciatele riposare per 10-15 minuti. A questo punto le vostre zucchine alla poverella sono pronte per essere servite. Io le adoro sul pane croccante insieme alla Stracciatella di burrata.
Conservate le zucchine alla poverella in Frigo coprendole con della pellicola.
NOTA: le dosi per il condimento sono soggettive. C’è chi preferisce mettere più aceto, chi meno, chi non mette aglio e via dicendo. In Campania, vengono chiamate Zucchine alla scapece
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