—
di
Le sarde a beccafico sono una ricetta tipica siciliana: piccole sardine private della lisca, Farcite con pangrattato tostato condito con Uva passa, Pinoli, Prezzemolo e succo di Agrumi, sistemate in una teglia e cotte in Forno. Una ricetta tipica delle province di Palermo, Catania e Messina (con qualche piccola Variante), che prende il nome dalla Forma di questi piccoli involtini di pesce. Nella ricetta originale, infatti, alle sarde veniva lasciata la coda così che, una volta arrotolate, con le code all’insù, ricordavano dei piccoli uccellini (i Beccafico, per l’appunto).
Preparare la sarde a beccafico è molto Facile. L’unica nota dolente è la pulitura delle sarde. Da anni, ormai, le compro giù pulite nella mia pescheria di fiducia. Le pago il doppio ma il grosso del lavoro è già fatto! Con le sarde pulite, non vi resta che preparare il Pangrattato aromatizzato, farcire le sardine e arrotolarle. Nella ricetta catanese, le sarde a beccafico non vengono arrotolate ma chiuse a libro. Gli involtini di sarde vanno posizionati all’interno di una Teglia (quadrata o rettangolare) intervallandole con fettine di Limone (o Arancia) e foglie di Alloro. L’ultimo passaggio è la cottura in Forno che rende le sarde a beccafico Morbide sotto e leggermente Croccanti in superficie. A Palermo, vengono servite sia come Antipasto che come Secondo piatto. Seguite la mia ricetta passo passo e preparerete delle Sarde a beccafico degne della migliore tradizione siciliana!
Potrebbero anche piacerti:
Pulite le sarde eliminando testa, lisca centrale e pinna dorsale. Questo tipo di pulitura si chiama “a libro“. Tenetele da parte e preparate il ripieno.
In una padella dal fondo largo versate un giro d’olio d’oliva. Aggiungete il pangrattato e tostatelo a fiamma bassa. Deve diventare dorato.
Versate il pangrattato in una ciotola e conditelo con l’uva passa (fatta rinvenire in acqua calda), pinoli e trito di prezzemolo, Se volete potete aggiungere anche un po’ d’aglio tritato. Aggiungete anche il formaggio, 2 cucchiai d’olio e mescolate.
Spremete l’arancia e il limone e versate il succo a cucchiaiate nel pangrattato. Se volete potete aggiungere alla scorza d’arancia (o limone) grattugiata.
Intanto che versate, lavorate il pangrattato con le mani fino ad ottenere un composto “malleabile”. Assaggiate e aggiustate di sale e pepe.
Farcite ogni sardina con 1 cucchiaino di pangrattato
e arrotolatela (dalla testa alla coda).
Posizionate le sardine all’interno di una Teglia leggermente unta con dell’olio e spolverata con del pangrattato.
In ultimo, intervallate gli involtini di sarde con mezzelune di Arancia, Limone e foglie di Alloro. Aggiungete un pochino condimento in superficie.
Prima di infornare, bagnate le sarde con un Mix di olio d’oliva, succo di limone e zucchero. Cuocete in forno statico a 180° per 20 minuti circa (oppure 200° per 15 minuti).
Sfornate, lasciate intiepidire e servite.
Con gli stessi Ingredienti potete realizzare anche il Tortino di sarde al forno.
Ciao Maria,
Grazie per un ottimo sito di ricette che è sicuramente uno dei migliori ambasciatori autentici del cibo italiano.
Sono un cuoco appassionato da decenni e l’artigianato italiano in particolare mi sta a cuore.
Viviamo negli inverni italiani, nel Sorbello di Cortona e abbiamo molti amici italiani con i quali abbiamo potuto cucinare e vivere ottime esperienze gastronomiche. E quanti buoni ristoranti ci sono intorno a noi! Quanto siamo fortunati!
Ieri ho fatto la SARDE A BECCAFICO secondo la tua ricetta ed era davvero gustosa e il risultato finale è stato gratificante. Ho sostituito le sardine con un pesciolino finlandese, l’aringa (Aringa Baltica), che secondo me calza molto bene. PS. C’era un po’ troppa mollica di pane, ma non potevo buttarle via, quindi le ho messe sui bordi. Ho tenuto in forno a 180 gradi per meno di 20 minuti. Infine, ho arrostito a fuoco più alto per un paio di minuti per ottenere un po’ più di croccantezza.
Grazie mille, sei un vero ambasciatore culinario italiano!
Ciao Renne, mi riempi il cuore di orgoglio!
Buonissime!
Ricetta che porta con se tradizioni, anche culturali, antiche.
Grazie
antonella turrin
Ricetta ottima e ben spiegata, peccato il sito sia assolutamente bombardato di pubblicità!
Lascia un commento