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La pasta con la scarola è una minestra tipica siciliana preparata con scarola, Riccia o Liscia, e condita con olio d’oliva e cacciocavallo fresco a tocchetti (per chi lo gradisce). Una minestra Facilissima e Velocissima molto apprezzata da noi palermitani per la sua leggerezza e le sue proprietà detox. In genere, dopo un paio di giorni di stravizi a tavola (o dopo le Feste), si desidera solo un bel piatto di Pasta con la scarola, per depurarsi!
La Ricetta della pasta con la scarola palermitana è davvero Semplicissima, nasconde solo una piccola insidia: la quantità d’acqua. La scarola rilascia molta acqua in cottura quindi va’ cotta in poca acqua. Una volta cotta, prima di aggiungere la pasta, io faccio anche un’altra cosa: ne frullo un po’ con il mixer ad immersione. In questo modo la rendo un pochino più densa. Il formato di Pasta da usare sono gli spaghetti spezzati ma vanno bene anche altri formati come le Mafalde o la Margherita corta. Il formaggio, come vi dicevo, è facoltativo: c’è chi la preferisce con, chi senza!
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Lavate la scarola in abbondante acqua per un paio di volte (i cespi possono contenere molta terra in alcuni casi). Tagliate la scarola a pezzetti.
In una pentola mettete tre, quattro dita di acqua e portatela a bollore. Quando l’acqua bolle aggiungete la scarola, salate e lasciatela cuocere per un paio di minuti.
Quando la scarola sarà pronta verificate la quantità d’acqua (ci deve essere solo quella necessaria a cuocere la pasta). Se è troppa toglietela. Con il mixer ad immersione, frullatene una parte.
Aggiungete la pasta, un filo d’olio e cuocete.
Una volta cotta, servite la pasta mettendo all’interno del piatto dei pezzetti di caciocavallo. Aggiungete anche un filo d’olio a crudo.
La vostra pasta con la scarola alla palermitana è pronta, leggera e saporita, un vero toccasana!
questa è favolosa, la farò questa sera!!!!!!!!!!!!
Donna Concetta me la faceva spesso, con caciocavallo ragusano … Che bontà!
A casa mia, si aggiunge uno spicchio d’aglio intero nell’acqua dove cuoce la verdura, da’ un gradevole gusto dolciastro! Senza parlare che poi io adoro schiacciarlo e mischiarlo con la pasta! Comunque il tocchetto di caciocavallo o incannistrato e’ da veri palermitani doc!.
mia madre faceva una cosa “vastasissima”: in un padellino a parte soffriggeva uno spicchio d’aglio a pezzetti e lo aggiungeva alla pasta un paio di minuti prima che fosse pronta!!! 😉
oggi la provo…avevo giusto una scarola e il desiderio di magiare leggero. non a caso in linea con questa tradizione parlemitana.
grazie per averla condivisa.
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