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Questo risotto con gamberi e asparagi l’ho preparato la settimana scorsa. Mia madre aveva raccolto dal nostro giardino un pochino di asparagi selvatici (che poi ho scoperto essere delle vitalbe:D ) ed ho deciso di preparare un bel risotto! In pescheria ho trovato dei bei gamberoni e quindi ne sono bastati una decina per preparare un risotto veramente strepitoso! L’abbinamento gamberi-asparagi mi piace proprio tantissimo perché adoro il contrasto tra la dolcezza dei gamberi e quel retrogusto un po’ amaro degli asparagi selvatici. Per finire, ho ultimato il tutto con un trito di prezzemolo e scorza di limone grattugiata un’esplosione di sapori! Pensate che anche mia madre (sempre molto critica miei confronti) ha dovuto ammettere che era veramente squisito! 😉
Per prima cosa preparare il brodo vegetale e tenetelo sempre bollente. Ricordate che durante la preparazione del risotto il brodo deve sobbollire per tutto il tempo.
Prendete le punte più tenere degli asparagi e sbollentatele in acqua bollente per 1 minuto. Scolatele e tenetele da parte. Nel mio caso erano delle vitalbe, una sorta di asparagi selvatici…
Pulite i gamberi togliendo loro la testa, il carapace ed il filo intestinale.
Tenetene soltanto due con la testa, togliendo loro solo il carapace. Li utilizzerete come decorazione del piatto.
Prendete una padella o casseruola dal fondo largo, versateci un pochino d’olio d’oliva, scaldatelo ed aggiungete le teste dei gamberi. Saltate in padella e sfumate con il vino bianco. Con il dorso di un cucchiaio schiacciate le teste in maniera tale che ne esca il contenuto. Non appena il vino sarà sfumato aggiungete i pomodori lavati, privati del picciolo e tagliati in quattro parti. Salate.
Dopo qualche minuto la buccia dei pomodori comincerà a staccarsi, toglietela e lasciate sfaldare la polpa dei pomodori.
Non appena si darà formato il sughetto, togliete le teste dei gamberoni ed aggiungete i gamberoni. Io li ho tagliati in due parti perché erano abbastanza grandi. Non appena diventano bianchi (1 minuto circa) togliete il sugo dal fuoco. Adagiateci i due gamberi della decorazione dentro (si cucineranno con il calore del sugo).
A questo punto potete preparare il risotto.
Prendete una casseruola dal fondo largo, versateci dell’olio d’oliva ed aggiungete la cipolla finemente tritata. Lasciate appassire la cipolla per un paio di minuti e poi aggiungete il riso.
Tostate il riso per un paio di minuti (fatelo rosolare nel trito di cipolla) poi aggiungete il vino bianco, lasciate sfumare ed aggiungete 2-3 mestoli di brodo vegetale e salate.
Cucinate il risotto seguendo la procedura standard, ovvero, aggiungendo mestoli di brodo bollente ogni volta che sarà necessario. Quando mancheranno 2-3 minuti alla fine della cottura aggiungete le punte d’asparagi selvatici sbollentate ed il sugo di gamberi (tenete da parte i due gamberoni interi).
Ultimate la cottura ed aggiustate di sale.
Quando il riso sarà cotto (non lasciatelo troppo asciutto, deve restare morbido) togliete dal fuoco ed aggiungete una grossa noce di burro. Mescolate il riso fin quando non si sarà formata una cremina poi aggiungete il trito di prezzemolo e scorza di limone grattugiata.
Servite il risotto gamberi ed asparagi nei piatti decorando con il gamberoni intero. Spolverate ancora con un po’ di prezzemolo tritato e scorza di limone, un filo d’olio a crudo ed una macinata di pepe nero.
Salve. Per prima cose vorrei sapere se sono gli asparagi del pungitopo e poi deve essere buonissima proprio grazie agli asparagi, soprattutto se sono quelli che ti ho chiesto.
penso ke assemblato al completo è ok , ma nn comprendo l’utilizzo del burro, e invece di sbollentare le cime di asparagi perchè non stufarli in padella…
Ciao Liliana, non credo siano quelli che dici tu… dei semplici asparagi selvatici, quelli sottili ed un po’ amari.
Ciao Pietro, beh… il burro si usa sempre nella mantecatura del risotto e poi, per quanto riguarda gli asparagi, volevo che conservassero quel bel colore verde ed un gusto distinto rispetto al resto…. volevo che i sapori fossero uniti nel risotto ma distinguibili al palato! 😉
il piatto deve essere sicuramente buonissimo ,ma quelle verdure in foto non sono asparagi selvatici .il nome scentifico non lo conosco ma sono erbe rampicanti che crescono anche ai bordi delle strade io le chiamo “le vitalbe “sono molto buone ,vanno sbollentate e ci si puo fare anche delle ottime frittatone
Ciao Graziella, in effetti potresti avere ragione… ho guardato le foto della vitalba su internet e devo dire che sembrano molto simili. Queste però non sono rampicanti… non saprei… mio padre li chiamava asoargi selvatici 😉
Grazie per il tuo contributo! 😀
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