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Il macco di fave (Maccu, in dialetto) è un piatto tipico siciliano, una zuppa di Fave Secche Cremosa e Genuina che può essere profumata al Finocchietto o arricchita con Verdure (Bietole, Cicoria, Scarola). Una ricetta diffusa in tutta la Sicilia che viene spesso preparata per la Festa di S. Giuseppe.
Trattandosi di Legumi secchi, la ricetta richiede un po’ di Tempo. Le Fave Secche decorticate vanno messe in acqua la sera precedente e lessate il giorno successivo. Una volta cotte, le fave dovranno cuocere ancora con un Soffritto di Cipolla, Carota e Sedano fino a quando non si sfaldano completamente. Il nome “Macco“, infatti, deriva dal latino “maccare” ovvero “ridurre in poltiglia“. Per fortuna, con l’avvento della pentola a pressione e del mini-pimer queste operazioni possono essere rese più Veloci! Una volta pronto, potete decidere se servire il macco di fave con dei crostini di pane oppure, come vuole la tradizione siciliana, con la pasta. In Primavera, invece, potrete provare il Macco di fave fresche!
La sera prima, sciacquate le fave secche e mettetele in una grande ciotola piena d’acqua. Nell’arco della notte, le fave si idrateranno raddoppiando il proprio volume. Se volete preparare il macco senza l’ammollo… si può fare ma le fave saranno più dure e la cottura più lunga.
Il giorno seguente, mettete le fave secche in una pentola capiente, copritele con abbondante acqua, aggiungete un ciuffo di finocchietto e cuocetele.
Non appena l’acqua prenderà bollore, si formerà della schiuma in superficie, toglietela con la schiumarola. Cuocete le fave per 2-3 ore a fiamma bassa senza sale fino a quando non saranno cotte. Se volete dimezzare i tempi di cottura potete usare la pentola a pressione.
Quando le fave saranno cotte, procedete con la seconda fase. In una pentola versate un giro generoso d’olio d’oliva e aggiungetevi il trito di cipolla, carota e sedano. Lasciate soffriggere a fiamma bassa.
Tritate un ciuffetto di finocchietto crudo e aggiungete anch’esso al soffritto.
Non appena il soffritto comincerà ad appassire, aggiungete le fave sgocciolate e lasciatele insaporire un paio di minuti nel soffritto.
Aggiungete l’acqua di cottura delle fave, il sale e cuocete per un’altra ora circa. Se volete aggiungere delle Verdure al vostro macco è questo il momento di farlo. Lavate le verdure, tagliatele a pezzetti e aggiungete al macco di fave.
Trascorso questo tempo il vostro macco di fave sarà pronto e non dovrete fare altro che aggiungere la pasta e cuocerla! Servite con un filo d’olio a crudo e una macinata di pepe nero.
BUONDI
poichè mi appresto a cucinare il macco volevo chiederti esattamente cosa devo fare dopo che metto le fave nell’aglio soffritto, ovvero quanto devo tenerle o se devono continuare a cucinare… non ho ben capito il passaggio….
grazie sempre
ciao Marci, scusa il ritardo! a quel punto le fave saranno già cotte, devi solo insaporirle! 😉
Ciao a tutte! Sono pugliese anche se vivo a Roma da sempre, faccio il “pure di fave con cicoria” da sempre perche’ nella tradizione della mia famiglia noi non facciamo alcun soffritto ne frulliamo le fave, la bravura sta proprio nel rendere il pure soffice lavorando col cucchiaio di legno e poi aggiungendo l’ olio evo verso la fine e continuando a mescolare. Si serve con cicorietta lessata in poca acqua e condita esclusivamente con l’olio, la bontà e’ data proprio dal contrasto dell’amaro della cicoria e dal dolce delle fave oltre che dalla pulizia della preparazione
Ciao Carla, grazie mille per il tuo suggerimento…. siamo vicine di regione e vicine di tavola! 😀
A presto!
wow che macco! il finocchietto selvatico è la scelta migliore per renderlo saporito, ci sta a meraviglia con i legumi, lo adoro!!!
scusa ero convinta che ti chiamassi Paola, ora ho visto su facebook nelle mie notifiche di Vica in cucina che sei Maria 🙂 Grazie!!!
Molto gustoso con sedano e carota, noi di solito lo prepariamo sfumando un po’ di vino bianco 😉
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